sábado, 25 de julio de 2009

La verdad sobre Narciso



Quando ci siamo conosciuti mi sentivo molto insicuro e ignorante. Adesso sono sicuro che sono un ignorante.
Quando eravamo per prima volta a Bologna, sull tavolo di un bar c'era un foglio con la frase: I limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo. L.W.
Non ero d´accordo. Ora capisco che Ludwig Wittgenstein parlava di se stesso. Lui infatti aveva risolto tutti i problemmi filosofici con la sua lògica, quindi con il suo laconismo; gli uomini però, sono nati per speculare, per intuire, per immaginare, sempre.
Quella idea su Narciso, que corrisponde in realtà a la mia propria versione sulla morte di Narciso, ora mi ritorna spesso. Essendo un pensiero crudele, mi risulta buffo immaginare Narciso morendo scioccamente annegato nelle accque che riflettevano la illusione della propria bella apparenza, perche molto provabilmente lui voleva solo bacciare sua immagine rifletta.
Contrariamente a come Alberti pensa, penso che la natura é la vera opera d´arte. Le arti figurative classiche sono imitazione riduttiva. Anche un lago sporco può essere fonte di felicitá, una felicitá "diversa". Ma Narciso si accorgeva unicamente della sua stupida e patetica faccia rifletta. Lui non poteva vedere l´arte davanti a suoi occhi (il lago). Narciso non é altro che l´ inventore de la superficialitá e del vuoto interno soltanto. Contrariamante a come tu pensi, si tratta di una tradizione che non vorrei sfruttare.
Sempre ho pensato che il malintesso essiste comunque, anche quando si pensa di andare d´accordo con qualcuno. Adesso questa idea mi piace.
Contrariamente a quello che sembra, tu sei un essere fantastico nella mia memoria.
-o0§Esteban 250709§0o-